Il Sole 24 Ore
– Individuare un atto di cyberbullismo non è semplice: le comunicazioni tra carnefici e vittime di solito avvengono su canali chiusi o criptati come Whatsapp, Telegram o Facebook Messenger. Per questo EIT Digital, organizzazione che promuove l’innovazione digitale in Europa, ha avviato il progetto Creep, che anziché andare a scovare il singolo episodio, mira a rilevare geograficamente il fenomeno.
Leggi l’articolo di Marco Consoli